Con la nuova serie dei prodotti, ribattezzata CC (da Creative Cloud, la nuova piattaforma di distribuzione di software e servizi), Adobe introduce cambiamenti e migliorie, oltre a nuove applicazioni. Ho provato in anteprima il nuovo Photoshop CC, vediamone le caratteristiche.
Photoshop CC è totalmente identico nell’interfaccia alla precedente versione CS6: se non fosse per il nuovo splash ed il parziale ridisegno dell’icona sembrerebbe lo stesso programma.
Versione unica e miglioramenti al 3D
La prima sostanziale novità è data dall’unificazione fra le versioni base ed extended in un unica applicazione, perciò ora tutti gli utenti avranno la possibilità di importare o creare elementi 3D, gestire luci, materiali ed effettuare il rendering della scena. Restando in ambito 3D, le prestazioni del motore grafico del programma sono state abbondantemente migliorate e le operazioni di disegno diretto sugli oggetti sono finalmente utilizzabili in modo produttivo. Anche il pannello di gestione 3D ha avuto utili miglioramenti, come la possibilità di creare direttamente delle primitive o fare operazioni simili a quelle a cui eravamo abituati per i livelli, come duplicazione, raggruppamenti, etc…
Photoshop CC per il Web
Altra caratteristica pensata per il web è la possibilità di generare e copiare gli attributi CSS degli elementi.
Sempre dai file CSS, ma anche da HTML e SVG, è possibile importare le definizioni di colore per aggiungerle alla tavolozza disponibile nel programma.
Testo
La revisione di Photoshop ha interessato anche alcune funzionalità della gestione del testo: ora c’è la possibilità di definire stili predefiniti da usare in tutti i documenti. Le opzioni di anti-alias consentono una riproduzione più fedele nel rendering del testo a quanto visibile sui sistemi OSX o Windows.
Oggetti avanzati
Fra le novità più interessanti senza dubbio troviamo l’estensione dell’uso di alcuni filtri anche agli oggetti avanzati. Ora anche le sfocature avanzate e il filtro fluidifica possono essere applicati in modo non distruttivo ed essere modificati o eliminati tutte le volte che si vuole, anche dopo il salvataggio del file.
Camera Raw 8 applicato ai livelli
Non è solo una nuova versione di Camera Raw, il plugin per lo sviluppo delle foto digitali in formato non compresso, ma anche una nuova modalità di applicazione.
Non solo ACR 8 include metodi più precisi e migliorati per la regolazione delle immagini, come la correzione automatica delle deformazioni prospettiche oppure un pennello correttivo molto più simile a quello già presente in Photoshop, per non parlare del filtro radiale di regolazione, ma anche la possibilità di essere applicato sotto forma di filtro e a qualsiasi livello ed in modo sempre modificabile o reversibile.
Filtro Smart Sharpen
Il filtro Smart Sharpen (nitidezza avanzata) è stato rivisto profondamente e la stessa Adobe dichiara così “… offre la più innovativa tecnologia di ottimizzazione attualmente disponibile.” Non so se sia vero, ma ad occhio direi che i risultati ottenibili con il nuovo filtro nitidezza sono piuttosto gradevoli e per certi versi più “intelligenti” rispetto alla vecchia versione. Il ridisegno della finestra di gestione, anche ridimensionabile, e la semplificazione dei parametri (in realtà sono gli stessi, ma tutti visibili subito ) fanno già tanto; il cursore per la riduzione del rumore, poi, permette di dosare la potenza di attenuazione della grana presente nell’immagine e lasciare che la nitidezza agisca solo dove ha ragione di esistere, lungo le zone di maggior contrasto e non in modo lineare su tutta l’immagine. Potete anche confrontare il nuovo filtro con il vecchio attivando il parametro “Use Legacy”.
Image size (Dimensione immagine)
Anche qui Adobe ha pensato di cambiare un po’ di cose. Personalmente trovo razionale questa semplificazione dei comandi, anche se magari dovrò abituarmici, e la presenza di un’anteprima visuale di come apparirà l’immagine dopo un ricampionamento o una scalatura (la finestra e l’anteprima sono ridimensionabili) è senz’altro molto utile. Adobe sottolinea che il ricampionamento verso l’alto manterrà dettagli e nitidezza; dalle prove che ho fatto non noto evidenti differenze rispetto a prima, ma quando ne sarò sicuro scriverò un aggiornamento.
Shake Reduction
Era la novità più attesa, ma purtroppo non mi sembra affatto il miracolo che mostrarono alla convention di alcuni anni fa.
Fondamentalmente è un plugin quesi del tutto automatico che promette di ridurre il problema del “mosso” nelle foto. Si apre la foto, il programma sceglie un’area da analizzare, cerca di capire in che direzione si è mossa la macchina fotografica al momento dello scatto ed applica delle impostazioni di base che poi possiamo modificare liberamente. È anche possibile forzare l’analisi in più zone dell’immagine in cui sono presenti contrasti e “texture”.
Sto provando su decine di foto scattate con tempi diversissimi, da 1 secondo a 1/60 e con diversi soggetti, ma non riesco a capire se lo shake reduction funzioni bene o no. Talvolta funziona ed i risultati sono accettabili, spesso no e la foto è meglio che resti mossa. Anche per Shake Reduction scriverò un aggiornamento non appena avrò più elementi su cui giudicare.
Azioni condizionali
Io stesso, onestamente, uso molto di rado le azioni, ma forse con questo aggiornamento potrei farci un pensiero. Le azioni condizionali servono ad eseguire determinate operazioni SE si verificano alcune condizioni, altrimenti se ne eseguono altre. Esempio, se l’immagine è quadrata applica AZIONE A, altrimenti applica AZIONE B. È quasi l’ABC della programmazione ma in Photoshop ancora non c’era.
Conclusioni
Non parlerò della nuova politica commerciale di Adobe, ovvero della quota mensile per “noleggiare” i software, ma solo di Photoshop. Il mio parere è che per un utente CS6 non sia affatto indispensabile effettuare l’aggiornamento. Se non si ha bisogno di funzioni 3D, oppure il proprio flusso di lavoro non richiede l’uso estensivo di oggetti avanzati a cui applicare filtri, oppure, ancora, se non progettate per il web e le vostre foto non vengono mosse nemmeno a pagarvi, tenetevi il CS6 ed usatelo finché potete, per aggiornare c’è sempre tempo. Se, invece, non potete fare a meno delle novità, di qualunque cosa si tratti, allora sì, aggiornate, anche perché passare da CS6 a CC comporterà un piccolo sconto sul prezzo mensile.